MONETE ROMANE. QUEI CONTI CHE NON TORNANO

Le polemiche intorno al ritrovamento di monete presso l'ex teatro Cressoni, anche nei giorni scorsi definito "epocale" dalla Soprintendenza, fa nascere alcune semplici domande che possano un poco chiari­re il tutto per i cittadini, cioè per l'uomo della strada, che è curioso, ma non specialista dell'archeologia. Personalmente, devo precisare che, se da una parte sono certamente interessato alla vi­cenda nella mia qualità di amministratore di Officine Immobiliari s.r.l. e come tale, pertanto, seguo i riflessi economici (quindi giustamente innanzitutto il "premio" e la percentuale di attribuzione), dall'altra parte sono anche cittadino della nostra bellissima Como ed è per que­sto che mi pongo le seguenti domande per le quali do anche delle risposte, per le parti di cui ho conoscenza.


1. È vero che la moneta di massimo valore è stata stimata dal Ministero 80.000 euro? È vero, ed è quella dell'Imperatore Libio Severo.


2. È vero che delle mille monete solo nove valgono almeno 50.000 euro secondo la stima ufficiale del Ministero? È vero.


3. È dunque vero che esponen­do tutte le nove monete indica­te dal Ministero come le più preziose si esporrebbero monete del valore complessivo di € 500.000? È corretto per semplice aritmetica.


4. È vero che per poter esporre una selezione delle monete il Comune di Como osta iscriven­do a bilancio una spesa di € 1.300.000 per la ristrutturazio­ne dell'ex chiesa delle Orfanel­le? Così si è letto sulla stampa.


5. Corrisponde al vero che il Comune ha sottoscritto con la Soprintendenza l'accordo per
ricevere solo 30 delle 1000 monete da esporre nel nuovo museo e senza avere compiutezza di quali?


6. Risponde a ragioni di priorità , in questo momento, una spesa di€ 1.300.000 (cioè quasi il triplo del valore dei beni che -forse- si esporrebbero), sia pure intervenendo su un edifi­cio di proprietà comunale (che comunque prima o poi andreb­be ristrutturato), oppure l'impegno di spesa per € 1.300.000 potrebbe trovare altre più urgenti destinazioni, rinviando la ristrutturazione del salone delle Orfanelle?


7. Se la stima complessiva ufficiale del ministero è per le monete di euro 3.989.636,28 (già dedotta la stima del valore delle opere murarie per la ricostruzione con maggiorazio­ne del 30%, unitamente alle spese sostenute dai funzionari per le loro "missioni") ciò conduce ad un valore medio di euro 3.500 per moneta. È gusto ricordare che alla presentazione alla stampa del Tesoro di Como, avvenuta a Milano lo scorso 10 settembre 2018, alla presenza dell'allora Ministro dei Betti Culturali, On. Bonisoli, avevo espressamente esternato allo stesso che, alla conclusione degli op­portuni studi sui ritrovamenti, l'intera collezione numismatica fosse restituita alla Città. Di ciò mi era stata data ragione e garanzia. Anche il ns. sindaco, Dott. Landriscina, era presente al colloquio e ha sentito. Personalmente, infine, mi chiedo quale sia il criterio nel definire la scoperta "epocale'' pur avendo ad oggetto, secondo il Ministe­ro, monete di valore medio del tutto contenuto e modesto di circa € 3.500 per pezzo.



SABA DELL' OCA
Officine Immobiliari srl Como

La Provincia di Como 30 luglio 2021

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