IL COMPASSO, L’OCCHIO, IL SOLE: SIMBOLI MASSONICI SULL’EX CRESSONI? MA L’AZIENDA PROPRIETARIA: “OMAGGIO AI MAGISTRI CUMACINI”

Forse qualcuno passando da via Diaz e alzando gli occhi verso l’ex teatro Cressoni li avrà notati e si sarà chiesto cosa sono quegli strani simboli comparsi sulla facciata appena liberata dai ponteggi.
Un triangolo inscritto in un cerchio o in un sole con un occhio al centro, squadra e compasso, cerchi accostati, nodi: abbastanza per farsi più di una domanda sulla scelta di questo genere di decorazioni su quelle che altro non sono che semplici capochiave dei tiranti antisismici.
E agli umarell più sgamati non sarà sfuggito il più ovvio dei legami, quello con la Massoneria, i cui simboli si rifanno al simbolismo architettonico dei muratori medievali quindi squadra e compasso, disposti a quadrilatero (come sulla facciata del Cressoni) oppure l’occhio racchiuso nel triangolo o in una raggera ma anche il Triscele, un antico simbolo a tre punte di origine celtica entrato anch’esso a far parte della simbologia massonica, o la Triquerta, o “Nodo celtico”.
Ma perché mai sulla facciata di un nuovissimo condominio del centro storico dovrebbero comparire dei simboli massonici?
In realtà, stando a quanto riportato sul sito della società proprietaria dell’immobile, Officine Immobiliari, la risposta è molto semplice: non si tratta di alcun legame con la Massoneria ma di un “tributo alla storia di Como e un omaggio ai Magistri Cumacini”, il cui principale segno distintivo erano, appunto, compasso e squadra “strumenti di precisione, soprattutto nell’arte della lavorazione della pietra con cui i Maestri avevano un contatto intenso, stretto, profondo”.
E poi la simbologia celtica poiché “dai Celti essi (i Magistri Cumacini, Ndr) richiamano i simboli più diffusi: il cerchio, in particolare, espressione della Vita e della perfezione” e il Triscele composto da tre cerchi che si intersecano a formare un triangolo “figura geometrica ritenuta fondamentale per i Magistri Cumacini: dalle forme del triangolo, come dal quadrato, essi ricavano infatti strutture, concetti e insegnamenti complessi che venivano utilizzati nella loro opera edificatoria”.
E infine i nodi, ”espressione di una connessione su piani diversi, richiamata dai Maestri Comacini, rappresenta il concetto di Trinità”.
Una spiegazione assolutamente convincente che però, tra richiami al lavoro dei muratori medievali, simbologie più note per il loro legame con la Massoneria che per quello con i Magistri Cumacini e citazioni di Isacc Newton e Charles Baudelaire – personaggi storici più o meno ufficialmente legati al mondo massonico – non può far altro che continuare ad alimentare, non ce ne vogliano i progettisti, le chiacchiere di fine estate di chi passa da via Diaz e alza gli occhi per vedere come è diventato il vecchio Cressoni.
Se volete saperne di più trovate la spiegazione completa sul sito officineimmobiliari.it
Como Zero 13 Settembre 2021
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