IL COMUNE PROMETTE "MONETE ESPOSTE ENTRO LA FINE DELL'ANNO"

Il progetto. Approvato dalla giunta l’allestimento per la mostra sul tesoro scoperto all’ex Cressoni. Annunciata anche l’intenzione di riaprire l’asilo Sant’Elia

Il tesoro di Como esposto entro fine anno, o al massimo nei primi mesi del 2024. La giunta ha approvato il progetto esecutivo per allestire la mostra delle monete romane ritrovate nel settembre del 2018 durante gli scavi all’ex Cressoni.
Così spiega l’assessore alla Cultura Enrico Colombo: «Conclusi i lavori nell’ex chiesa delle Orfanelle relativi agli affreschi – dice Colombo – sempre in accordo con la soprintendenza, ora si può andare a gara per costruire gli allestimenti della mostra. Mostra che contiamo sia pronta entro fine anno, o al massimo nei primi mesi dell’anno prossimo».
Pronto un finanziamento Il futuro allestimento può contare su un finanziamento pari a 420mila euro, detto che altre risorse per un totale di oltre mezzo milione sono state spese negli anni scorsi per portare alla luce gli affreschi originali sulle pareti della sala scelta per la mostra, accanto al museo Giovio. Sono invece ancora in corso i restauri dei materiali architettonici che faranno parte della esposizione permanente, come riporta il documento unico di programmazione appena varato dalla giunta. L’annualità indicata sul documento è il 2024. Come noto durante la precedente amministrazione di annuncio in annuncio la mostra è slittata più volte, abbiamo anche perso un finanziamento regionale. A settembre 2022 comunque la previsione era quella di concludere la fase progettuale entro l’anno scorso per andare a gara e inaugurare la mostra tra la primavera e l’estate. A gennaio 2023 invece la partenza dei lavori è stata spostata a giugno, il mese scorso, con la fine dei cantieri in autunno.
Secondo i progetti già approvati, delle mille monete ritrovate ne verranno esposte tra i 40 e i 50 pezzi. I visitatori verranno accompagnati attraverso cinque epoche storiche, con un telescopio all’ingresso per intravedere già il forziere di pietra che conteneva le monete. Con un gioco di foto e video grazie a quattro diverse teche andrà in scena anche una “cascata d’oro in movimento, nella parte conclusiva sulla parete delle orfanelle non affrescata.
Lavori programmati Sempre stando al documento unico di programmazione resta fermo l’impegno del Comune per valorizzare i musei cittadini, da tempo bisognosi di restauri e manutenzioni. Basti pensare proprio al museo Giovio, chiuso e inagibile con i lavori ormai programmati. A tal proposito l’assessore Colombo in consiglio comunale ha anche annunciato l’intenzione entro fine mandato di riaprire l’asilo Sant’Elia, il gioiello del razionalismo chiuso dal 2019 per ipotetici problemi di sicurezza. «Il progetto di intervento sul Sant’Elia prevede un percorso complesso – si legge nel documento unico di programmazione - che comprende aspetti di natura edilizia, impiantistica e strutturale in un contesto di elevato valore storico architettonico. L’assessorato sta avviando l’iter che vedrà l’inserimento nei documenti di programmazione tecnico finanziari del prossimo triennio. L’edificio manterrà la sua destinazione originaria, ma nel contempo potrà essere valorizzato e fruito per i valori architettonici intrinseci che lo con notano tra i più importanti esempi in Italia e in Europa di architettura razionalista». Sono in corso incontri, verifiche, ipotesi di studio. Il nodo principale è restaurare l’asilo conservando il suo stile e al contempo
tornando ad aprire le porte ai bambini. 

La Provincia 19 luglio 2023

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